lunedì 19 gennaio 2015

Torta di compleanno con crema chantilly e copertura di panna al cacao senza latticini


Carissimi, le mie apparizioni sono sempre meno frequenti ma al lavoro siamo in un momento di cambiamento che si traduce in molte ore in più con la conseguenza che postare è sempre più faticoso. Oggi condivido con voi la ricetta di questa torta che risale addirittura al mese di novembre. Questa volta volevo preparare qualcosa di semplice ma soprattutto volevo evitare di fare il pieno di panna e così ho optato per una crema chantilly che non preparavo da tempo e che ho rivalutato tantissimo, nonostante abbia apportato qualche modifica riducendo ad esempio un pò lo zucchero e la panna. Tra copertura e diplomatica, ho usato meno di 500 ml di panna di soia, quindi un quantitativo più che accettabile per un risultato del tutto apprezzabile! Adesso vi lascio e corro a prepararmi per andare al lavoro. Auguro a tutti voi uno splendido inizio di settimana e spero di tornare presto.
Ingredienti
La base (per una teglia di 24 cm)
4 uova
100 g di amido
100 g di farina
150 g zucchero
1 bustina di lievito

Bagna: (per 3 dischi)
400 ml di acqua
200 g di zucchero
aroma al limone 3 gocce 

Crema chantilly 
6 tuorli
500 ml di latte di riso (per un risultato più corposo: 350 ml di latte di riso e 150 ml di panna di soia) 
50 g di amido di mais 
120 g di zucchero semolato (ho ridotto un pò lo zucchero)
facoltativo: aroma ai fiori d'arancio o alla vaniglia o al limone
*Per la Crema Chantilly:
180 ml di Panna liquida (dolce) a base di soia Professional Crem (dairy-free)
20 g di zucchero a velo

Preparazione:

La base:
  • Montate a lungo le uova con lo zucchero, aggiungete quindi gradualmente l'amido e la farina e continuate a montare il composto fin quando si sarà ben inglobato.
  • Aggiungete il lievito, mescolate e versate in una teglia di 26 cm oleata e infarinata.
  • Fate cuocere in forno ventilato a 180 gradi per 30-35 minuti. Fate la prova stecchino e sfornate
La crema:
  • Con la frusta elettrica sbattete i tuorli con lo zucchero e aggiungetevi la farina. A questo composto unite a filo il latte aromatizzandolo con 5 gocce di estratto di vaniglia. Mettete il composto sul fuoco e mescolate ininterrottamente fin quando la crema si sarà addensata.
  • Trasferite la crema in una ciotola e l'ho fatto raffreddare a temperatura ambiente coprendola con della pellicola (fino a che questa tocchi la crema).
  • Montate la panna con lo sbattitore e, non appena la panna avrà raggiunto una buona consistenza, aggiungete lo zucchero a velo setacciato e mescolate per amalgamarlo bene alla panna. 
  • Conservate in frigo e, quando la crema pasticcera è diventata fredda, unitela alla chantilly mescolando bene con una frusta (non occorre usare nuovamente lo sbattitore) e riponete quindi in frigo.
La bagna:
  • Mettete in un pentolino 400 ml di acqua, aggiungete lo zucchero e l'aroma di limone e portate a ebollizione. Abbassate il gas e spegnete soltanto quando lo zucchero si sarà sciolto. Occorreranno un paio di minuti. Usate la bagna solo quando si sarà raffreddata.
La copertura:
  • Montate circa 150 ml di panna con un paio di cucchiai di zucchero al cioccolato Lalli (o in alternativa con cacao amaro e poi aggiungete dello zucchero a velo), io vi consiglio di aggiungere lo zucchero al cacao ( o il cacao) gradualmente, in modo tale che si possa avvicinare al vostro gusto e possiate anche ottenere il colore desiderato. Ovviamente maggiore sarà il cacao, più scura verrà la panna. Mettete in frigo e lasciate rassodare la panna per circa 30 minuti.

Assemblaggio:

  • Quando la base sarà perfettamente fredda e si sarà dunque assestata, tagliatela in 3 dischi.
  • Bagnate bene il primo disco (potete aiutarvi con un pennello da cucina oppure con il tubetto con il dosatore adatto a bagnare i dolci), disponetevi con la sac a poche uno strato generoso di crema chantilly, coprite con il secondo disco che andrete a bagnare bene e quindi coprirete con un altro strato di crema chantilly, infine mettete il coperchio, bagnate bene anche quello e stendetevi uno strato di panna. 
  • Livellate bene la panna con una spatolina e decorate con il pettine per dolci (o in alternativa con una forchettina di plastica, facendo attenzione a non esercitare troppa pressione sulla panna), se volete potete anche fare delle margheritine utilizzando 4 mandorle a lamelle per fiore e della cioccolata a gocce. Infine fate qualche fiorellino con la sac a poche usando la bocchetta a stella. 
  • Conservate in frigo e fate riposare almeno 4 ore prima di servire. Se vi è possibile, il mio consiglio è quello di farcire la torta il giorno prima e di decorarla poche ore prima di servire. In questo modo avrete una torta perfettamente umida e una copertura soffice soffice.

mercoledì 7 gennaio 2015

Hyvästi Finland .. Good Day New York! Settima tappa de La Via dei Sapori: The United States of America

Carissimi,
dopo la pausa delle vacanze natalizie, ci ritroviamo per concludere la tappa finlandese e per dare l'avvio alla penultima fase del nostro viaggio. Questa volta, abbiamo voluto fare le cose in grande e così, dopo un lungo ed estenuante viaggio, il nostro pulmino è arrivato negli States!! 


    • Postate una ricetta - dolce o salata (vanno bene anche un pane tradizionale, una bevanda, un piatto unico etc) - appartenente alla cucina della tradizione americana (avete l'imbarazzo della scelta dato che sono ben 50 stati!entro il 28 febbraio 2015 inserendo il nostro banner aggiornato al mese in corso e il link al mio blog e a quello di Arianna con una dicitura simile a questa: 
        Questa ricetta partecipa alla rubrica "La via dei Sapori" ideata da Serena Arianna.
    • Lasciate un commento in calce a questo post e a quello di Arianna 
    • Preciso che a prescindere dal tema del mio blog, si accettano anche ricette "latticinose" quindi ciascuna blogger sarà libera di postare una ricetta con gli ingredienti che vorrà!
    • Prelevate pure il set di accompagnamento che trovate poco più giù: stampatelo, ritagliatelo e aggiungetelo alla presentazione del piatto.
    • Avete aneddoti o racconti legati al piatto?! Condivideteli! 
    • Ovviamente potete partecipare anche con ricette già presenti nel vostro archivio, ma ci piacerebbe che le ripubblicaste con il banner e i link al mio blog e a quello di Arianna.
    • Potete partecipare con quante ricette volete. Unica condizione (sembra scontato ma a quanto pare non lo è) è che le ricette devono essere state realizzate da voi e da voi stesse fotografate. E poi ci sarebbe anche la regola non scritta del citare la fonte, laddove la ricetta non sia stata data da un'amica o da una parente o per altre ragioni non sia riconducibile a un libro o a un sito internet, è auspicabile inserirne la provenienza. 
    • Last but not least: fate ricerca e divertitevi!! 
    Ci auguriamo di ricevere tante proposte e vi invitiamo a privilegiare le ricette tradizionali, quindi bando alle ciance e mettiamoci al lavoro! 
    Qui trovate il set da scaricate creato per noi ancora una volta da Arianna! Se vi fa piacere potete utilizzarlo per presentare il vostro piatto!



    Qui invece trovate il pdf relativo alla tappa finlandese. 




    sabato 3 gennaio 2015

    Ricetta dei Basbousa - un dolce che parla arabo - senza latticini e senza uova


    "Zaki bey è convinto che si possa determinare il grado di sensualità di una donna dal modo in cui pronuncia la "esse". Se, per esempio, pronuncia la parola "Susu" o la parola "Basbousa" con un tremulo di voce suadente, intuisce subito se si tratta di una donna passionale o meno". A.Al-Aswani, Palazzo Yacoubian, Feltrinelli, 2006, pag. 10
    E io che stavo ad arrovellarmi per capire come questa "s" andasse pronunciata!! Il dolce che vi presento oggi è uno di quelli che mangiavo sempre nei paesi arabi, ancora prima che Al-Aswani ne parlasse nel suo libro, quantomeno allora non stavo a lambiccarmi il cervello sulla questione della sensualità! I basbousa sono facilissimi da fare (e mi chiedo perchè abbia aspettato così tanto prima di prepararli) e anche abbastanza veloci (pronti in meno di un'ora), perfetti anche se si hanno molti ospiti perchè vanno preparati almeno 10 ore prima di essere serviti al fine di lasciare allo sciroppo il tempo di inzuppare per bene il dolce.
    Questo è un dolce che parla arabo perchè dal Maghreb al Mashreq, seppure con alcune differenze, è presente in tutte le pasticcerie arabe, nelle case di Tunisi come in quelle di Damasco e del Cairo e di Jedda. 
    La differenza, penso, consista nell'uso degli aromi - acqua ai fiori d'arancio in Nord Africa, Acqua di rose in Siria e in Egitto. Ho consultato tantissime ricette e alla fine mi sono affidata a quella che propone Stefania. Avrei dovuto prepararla per la notte di San Silvestro, alla fine però a causa di un imprevisto mi sono limitata a lasciare la ricetta alle colleghe ma dato che ormai volevo a tutti i costi assaggiarli, ho comprato il semolino e li ho realizzati a casa mia facendomi aiutare dal mio piccolino. A noi sono piaciuti tantissimo e vi posso confermare che durano una settimana, ovviamente saranno più buoni i primi 3 giorni e poi lo sciroppo inizierà ad asciugarsi rendendo il dolce leggermente più secco ma sempre molto buono. Se ve li consiglio?! La risposta è assolutamente sì ma dovete amare il dolce molto dolce, sebbene non siano affatto stucchevoli, sono comunque "dolci molto dolci"! 
    Ingredienti per una teglia rettangolare di 20 cm *16 cm 
    500 g di semolino 
    30 ml di olio di semi
    120 g di zucchero semolato
    150 ml di latte di riso
    50 ml di acqua
    2 cucchiaini di lievito per dolci
    mandorle, per la decorazione
    Per lo sciroppo
    250 g di zucchero semolato
    125 ml di acqua
    un cucchiaio di succo di limone
    un cucchiaino di miele
    2 cucchiai di acqua di rose (Stefania propone come alternativa l'acqua ai fiori d'arancio oppure acqua pochissimo estratto di vaniglia)
    Preparazione:
    • Scaldate leggermente il latte con l'acqua e l'olio. Versarvi lo zucchero e girare fino a farlo assorbire dall'acqua. 
    • Unite al composto il lievito ed unire immediatamente al semolino. Girare con un cucchiaio fino ad ottenere un composto ben bagnato. Farlo riposare 10 minuti.
    • Aiutandovi con le mani, stendete il composto nella teglia rivestita con carta da forno, in uno spessore di circa due centimetri. A questo punto incidete delle righe in diagonale in modo da ottenere una serie di rombi.
    • Mettete una mandorla al centro di ogni rombo, premendo bene con le dita perche' vi rimanga "intrappolata".
    • Cuocete in forno preriscaldato a 180 gradi per circa mezz'ora. Il dolce sarà pronto da sfornare quando avrà ottenuto una colorazione leggermente dorata.
    • A circa 10 minuti dalla fine della cottura, preparare lo sciroppo: versate tutti gli ingredienti in un pentolino e portare a bollore. Abbassare il fuoco e far sobbollire dolcemente per 7-8 minuti.
    • Appena il dolce e' pronto, tirarlo fuori dal forno e versarvi sopra immediatamente lo sciroppo bollente. Stefania precisa che lo sciroppo deve inzuppare il dolce, penetrando ovunque. Soltanto quando si sarà raffreddato, potrete tagliare i rombi seguendo le incisioni fatte a crudo.